Ian
McNee, mantello verde con sopra disegnate una falce di luna e una stella del
mattino, camicia viola, pantaloni arancioni, capelli biondi corti e occhialini
dalle lenti rosse. Si trova seduto davanti a un tavolino, all’interno del suo
negozio. Sta aspettando l’arrivo di due persone. Nell’attesa decide di
consultare i tarocchi.
Ian
McNee una volta desiderava diventare il Mago Supremo della Terra. Adesso si
accontenta di desiderare di essere un mago felice.
New
York, probabilmente. Notte, Sicuramente.
Breve tie-in di
Non
conosce il luogo dove si è improvvisamente e inaspettatamente ritrovato. Però
lo stupore iniziale ha ben presto lasciato il passo all’azione. Polka Dot Man è
un super criminale intelligente e ambizioso e non ha impiegato molto a trovare
una gioielleria da svaligiare. L’allarme suona ma lui non ha paura di dover
affrontare chissà chi, ammesso che qualcuno faccia in tempo ad arrivare prima
che lui se ne sia andato.
-Il
costume è piuttosto ridicolo.- dice Hellcat a Nottolone, notando appunto il
costume di Polka Dot Man, bianco e coperto di macchie di diverso colore.
Polka
Dot Man non è uno sprovveduto e non si fa cogliere di sorpresa quando gli
piomba addosso uno strano oggetto volante. Qualcuno ha fatto in tempo ad
arrivare a quanto pare, pensa il criminale. Sono in due, addirittura.
-Voi
dovete essere il Batman e la Catwoman di questa strana città.- afferma dopo
aver visto i costumi dei nuovi arrivati.
-Strana
New York? In effetti non è che gli si possa dare torto.- parla tra sé e sé Cat…
Ehm, Hellcat.
-Non
so di cosa stai parlando. Non ho mai sentito nominare codesto Batman.
-Vivete
proprio fuori dal mondo, allora. Tutti sanno chi è Batman!
-Senti,
facciamola corta. Ti arrendi oppure te le devo suonare?
Il
super criminale non risponde, Polka Dot Man non perde tempo in facezie, ma si
stacca una macchia rossa dal costume e la lancia verso i due nemici. La macchia
strada facendo si trasforma in una grande sega circolare.
-Tutto
ciò è ridicolo!- afferma Nottolone mentre cerca di evitarla.
Vi
riesce ma il suo mantello rimane un po’ tagliuzzato. Polka Dot Man riesce a sua
volta ad evitare l’assalto di Hellcat.
-Siete
piuttosto lentini. Adesso…
Non
fa in tempo a concludere la frase. Evidentemente non sospettando che il costume
di Nottolone è dotato di un jet pack, rimane colto di sorpresa dalla velocità
con cui il super eroe gli piomba addosso. Ma anche se è a terra e frastornato,
Polka Dot Man è un uomo dalle mille risorse e sta per giocare la carta che lo
tirerà fuori da quella brutta situazione. Afferra una macchia blu e… Niente,
non fa in tempo ad usarla che Hellcat la mette fuori uso con i suoi artigli.
Ah, ma non è ancora finita per Polka Dot Man! O meglio, non sarebbe ancora
finita se Nottolone non lo colpisse con un pugno. Oramai privo di sensi, il
super criminale giace inerme.
-Forse
l’ho colpito un po’ troppo forte. Certe volte mi dimentico che di notte la mia
forza raddoppia.
Hellcat
sta per dire qualcosa ma si interrompe e rimane a bocca aperta dallo stupore
quando vede il corpo del super criminale scomparire improvvisamente.
-Sta
decisamente accadendo qualcosa di strano.- commenta un po’ rammaricato
Nottolone.
Se volete sapere cosa sta esattamente
accadendo, non perdete il primo numero del mega cross-over chiamato Crisi Segreta,
dove comparirà pure il nostro Dottor Strange. Excelling!
N. 94 – Caos all’Accademia
Riding
Academy, Long Island, New York. Poco fa (e dopo la conclusione di Crisi
Segreta).
Il
Cavaliere Nero è arrivato su invito di Nottolone, più per amicizia nei
confronti di Kyle che per vero interesse nel vedere il nuovo quartier generale
dei Difensori e magari nell’entrare egli stesso nel gruppo (Dane lo sa che, a
un certo punto della visita, Kyle non potrà fare a meno di proporglielo).
-Incredibile!-
esclama il Cavaliere appena fa il suo ingresso nella struttura.
-Riguardo
al fatto che è più grande dentro rispetto a fuori, vero? Quando entrano
rimangono tutti sorpresi per lo stesso motivo.
-Ci
credo. Non è una cosa che capita di vedere tutti i giorni, anche per gente
particolare come noi.
-Dane,
che ne diresti di…
“Ecco,”
pensa il Cavaliere “adesso mi chiede di entrare nel gruppo. Non pensavo che
l’avrebbe fatto così presto. Mi spiace per lui ma riceverà un no come risposta.
Questo
è quello che risponderà il Cavaliere, appunto.
Riding
Academy, Long Island, New York, adesso.
-Ho
due figlie splendide da dover accudire, chi me l’ha fatto fare di ritrovarmi
ancora una volta in una situazione del genere?- si lamenta il Cavaliere Nero
mentre sta correndo inseguito da due giganti di terra alti più o meno sei metri
l’uno.
-Non
ti provare ad abbandonarmi, eh!- lo riprende Masked Raider mentre è intento a
sparare contro un altro gigante di terra -La tua Spada d’Ebano è la nostra
unica speranza di vittoria, non ce la posso fare da solo.
-Ti
perdono perché sei nuovo dell’ambiente e non puoi conoscermi bene. Il Cavaliere
Nero non fugge!
Appena
conclusa la frase, Dane Whitman cambia direzione di corsa, spicca un gran balzo
e taglia di netto una gamba a un gigante di terra rimasto colto di sorpresa
dalla manovra. Tutt’attorno, altri giganti. In piedi sopra un lieve rialzo del
terreno, un uomo vestito con una tunica verde smeraldo e con la barba e i
capelli lunghi color blu, gesticola velocemente. E’ lui a creare e a
controllare i giganti di terra.
-Soccombete
di fronte a Fangar, il Maestro del fango! Grazie a me il Circondario avrà la
sua vendetta! Avete commesso un grave errore a pestargli i piedi!
Come è stato mostrato chiaramente sul
recentissimo Difensori MIT #92.
Della
Riding Academy non vi è più traccia. A niente è servita la magia di Stephen
Strange. Ancora meno è stata utile la scienza di Reed Richards. Il quartier
generale è crollato in pochi secondi sotto l’attacco improvviso del potente
Fangar e alcuni Difensori si trovano ancora sotto le macerie.
Riding
Academy, Long Island, New York. Poco fa.
I
tre sono arrivati da poco. Skull Punch (Jason Grimm), costume rosso e nero, in
grado di sfruttare la sua energia spirituale. Black Rabbit (Mimi Lapin),
costume nero con occhi rosa, agile e abile combattente. Arachnikid (Paul
Palmer), costume verde e grigio che aderisce a qualsiasi superficie. Devono i
loro poteri alla malvagia organizzazione Outrage Corporation ma successivamente
hanno contribuito a sconfiggerla.
Vedere in particolare Campioni MIT #32.
Devono
ancora prendere pienamente confidenza con i loro poteri e per farli allenare
Nottolone li ha posti ciascuno di fronte a un ostico avversario. A Skull Punch
è ovviamente toccato Power Man (Victor Alvarez), che ha poteri non simili ma
praticamente identici.
-Non
mi sembri questo granché, non te la prendere se ti farò fare una figuraccia di
fronte ai tuoi amici.- dice con un ghigno Jason.
-Questo
semmai dovrei dirlo io a te, sbruffone.
Questi
due diventeranno grandi amici, sono proprio uguali, non possono fare a meno di
pensare tutti gli altri presenti.
Alla
ragazza di nome Mimi tocca Squirrel Girl (Doreen Green).
-Sono
onorata di confrontarmi con te. Ho sentito parlare delle tue imprese quando eri
nei Vendicatori dei Grandi Laghi.
-Troppo
gentile. Anche se mi sembra strano che tu abbia sentito parlare benissimo di
quel gruppo, è sempre stato un po’ sottovalutato.
-Infatti
mentivo, volevo solamente prenderti in giro.
-Non
è il modo migliore per dare inizio a un’amicizia.
-E
chi l’ha detto che voglio diventare tua amica?
-Dite
tutti così all’inizio, anche Power Man per esempio, ma adesso io e lui siamo
grandi amici.
-Non
è vero!- fa in tempo a dire Victor mentre sta già combattendo contro Jason -E’
solamente che adesso riesco a sopportarla senza troppi problemi!
-Scusate
un secondo.- interviene Paul -Capisco che non siamo in tanti e quindi dobbiamo
arrangiarci con chi c’è, però mi rifiuto di combattere contro una bambina.
La
bambina in questione è Dan Bi, che lo sta osservando in silenzio. Poi ella
parla.
-Sei
un bravo ragazzo. Guarderò di non farti troppo male.
Una
volta che la piccola ha indossato la maschera, come sempre compare il
gigantesco orso Io.
-Oh
cavoli.- rimane impressionato Paul -Qui va a finire che a me è toccato
l’avversario più potente.
Riding
Academy, Long Island, New York, adesso.
Doreen,
con in braccio la piccola Bi, riesce a rivedere la luce del sole.
-Anche
questa volta sono stata fortunatissima. Non ci siamo fatte niente.
-Questo
perché mentre tu proteggevi Mezzaluna, io proteggevo te.- dichiara Power Man
mentre sta terminando di sollevare una
grande lastra di cemento (ed è per questo motivo che la ragazza scoiattolo non
è più avvolta dall’oscurità).
Il
pesante detrito viene scagliato a distanza e il ragazzo continua a parlare:
-Ed
il bello è che nonostante tutto pure io non mi sono fatto nien…
Power
Man scompare lontano, dopo essere stato colpito in pieno da un pugno di un
gigante di terra. Prontamente interviene Hellcat a distrarre quest’ultimo.
-Doreen,
porta via lontano da qui la piccola Bi!
-Eseguo!
Tornerò il prima possibile!
Nottolone
sta volando verso il responsabile dell’attacco all’Accademia. L’uomo con la
tunica verde gesticola e crea un vento impetuoso che soffia in direzione
contraria rispetto a quella in cui sta andando il super eroe.
-Non
riuscirai mai ad avvicinarti a Vangar, il Controllore del vento!
-Ma
non si chiamava Fangar?- si chiede Masked Raider.
Il
volo di Nottolone rallenta ma procede.
-Non
riuscirai a fermarmi con così poco!
Il
super eroe è oramai vicinissimo al nemico, quando improvvisamente sbatte contro
un muro invisibile.
-Lo
avevo detto che non saresti riuscito a raggiungere Iangar, il Creatore
dell’inviolabilità!
-Ho
capito!- esclama Masked Raider –Cambia nome ad ogni potere che esibisce!
-Interessante
a sapersi.- commenta ironico il Cavaliere Nero mentre affetta un altro gigante
di terra.
Riding
Academy, Long Island, New York. Poco fa.
Ad
assistere agli scontri, oltre a Nottolone e al Cavaliere Nero, ci sono Hellcat
e Masked Raider. Patsy osserva l’altro da varie angolazioni.
-Potrei
sapere cosa stai facendo?
-Sto
cercando di capire se sei uomo o donna. Dalla voce sembri essere un uomo ma non
si sa mai.
-Ah
ah ah! Capisco. Masked Raider è Masked Raider, non conta sapere altro.
-Pazienza,
io c’ho provato.
Arachnikid
si trova subito in difficoltà contro Mezzaluna.
-Ehi,
bambina, avevi detto che saresti stata gentile con me!
-Infatti
lo sono. Contro un nemico vero non starei frenando la potenza di Io.
Il
ragazzo se la vede piuttosto brutta. Osserva i suoi compagni e nota che Black
Rabbit è già stata stesa da Squirrel Girl. Male che vada, almeno non sarà il
primo ad essere sconfitto.
-E
questo è per i Vendicatori dei Grandi Laghi!- dichiara Squirrel Girl mentre sta
compiendo la mossa decisiva che sancisce la sconfitta della sua rivale.
“Forse
era meglio se non la provocavo.” pensa Mimi Lapin, comprendendo troppo tardi
che con Doreen Green non si scherza.
-E
ovviamente mi sono trattenuta.- rincara la dose sorridendo la ragazza
scoiattolo.
Skull
Punch sta tempestando di pugni Power Man, che comunque riesce a parare colpo su
colpo, senza però riuscire a contrattaccare.
“Prima
o poi si stancherà, no? Oppure commetterà un errore.
Infatti
ecco prontamente il momento che Victor aspetta. Durante l’ennesimo attacco
Jason si scopre un po’ troppo. Power Man sta per sferrare l’attacco che darà una
svolta a suo favore all’incontro. Ed è proprio in quel momento che il quartier
generale praticamente si disintegra.
Riding
Academy, Long Island, New York, adesso.
Power
Man, lievemente ferito, sta tornando al luogo dove si sta svolgendo lo scontro.
Mentre lo fa però scorge vicino, tra le macerie, i corpi dei tre allievi. Si
avvicina e scopre che fortunatamente sono tutti vivi. Però Black Rabbit ha
perso i sensi e gli altri due non possono muoversi più di tanto a causa delle
ferite riportate.
-Non
ti preoccupare per noi, ce la caveremo. Vai ad aiutare gli altri.- gli dice
Arachnikid.
-E
comunque sia ben chiaro che se il nostro scontro non fosse stato interrotto,
avrei sicuramente vinto io!- dichiara Jason mentre Victor si sta allontanando.
-Quel
ragazzo è proprio uno sbruffone.- dice sorridendo Power Man, prima di stendere
un gigante di terra con un pugno potenziato.
-Questi
colossi non finiscono mai!- si lamenta Masked Raider.
-Lo
so.- risponde Hellcat –Qui non ne usciamo se non riusciamo a togliere di mezzo
quello che li controlla.
Il
Cavaliere Nero osserva i suoi compagni in difficoltà, poi l’uomo con la tunica
verde (che ancora non si è capito come si chiami veramente). Non è vicino ma
nemmeno troppo lontano per la sua lama. Così prende una scelta. Accada quel che
accada, quell’uomo va fermato. Prende la rincorsa, evita l’attacco di un
gigante di terra grazie all’intervento di Squirrel Girl e prima che un altro
nemico lo raggiunga lancia la Spada d’Ebano. Forza e abilità fanno sì che essa
proceda spedita e precisa in direzione di Fangar (o Vangar o Iangar, a scelta).
Quest’ultimo si accorge della spada quando oramai gli è troppo vicina. Non che
avrebbe potuto fermarla, ma notandola prima avrebbe potuto evitarla. Invece
così essa lo attraversa da parte a parte. I giganti di terra perdono
consistenza e scompaiono sul terreno.
-Dane!
Stai bene? Come ti senti?- chiede Hellcat, preoccupata poiché a conoscenza
della maledizione della Spada d’Ebano.
-Sai,
credo di essere diventato più forte con il passare del tempo. Non mi sento
diverso da prima, nemmeno un po’. Anzi, provo dispiacere per il nostro nemico.
Non sarei voluto arrivare a tanto.
Nottolone
osserva le macerie.
-Quante
volte è che questo quartier generale fa una brutta fine? Tre? Quattro?
-Credo
solamente tre, caro.- risponde Hellcat -Ma non ci scommetterei più di tanto.
-E
così l’idea dell’Accademia dei Difensori per un bel po’ di tempo dovrà essere
accantonata.
-A
me piaceva poco sin dall’inizio, se devo essere sincera.
Vedendo
l’amico afflitto, il Cavaliere Nero si avvicina dicendo:
-Non
ti avevo ancora dato una risposta precisa riguardo al mio eventuale ritorno in
formazione. Ci ho pensato un po’ sopra e mi sono detto che, insomma, se Carol
trova del tempo da dedicare allo SWORD, allora io posso riuscire a trovarlo per
i Difensori.
Nottolone
si volta verso di lui mostrando un’espressione tra il felice e l’incredulo.
-Anche
io non ho certo intenzione di andarmene.- dice Masked Raider.
-Per
noi vale la stessa cosa.- si aggiungono Squirrel Girl e Power Man.
-Visto,
caro?- dice Hellcat sorridendo -Hai perso il quartier generale ma hai mantenuto
il gruppo.
-Per
il quartier generale non è un problema. Ci faremo andare bene quello nel
Greenwich Village, anche se è decisamente più scomodo.
Così,
alla fine dell’avventura, i super eroi si abbracciano felici.
-Ehi!
Voi laggiù! Adesso che il nemico è stato sconfitto potreste pensare un po’ a
noi? Dopotutto siamo seriamente feriti! Chiamate i soccorsi!- li richiama al
dovere Skull Punch.
Negozio
di magia e curiosità di Ian Mcnee, Brooklyn, New York.
-E
invece Squirrel Girl e Power Man non rimarranno nei Difensori, a causa di altri
loro impegni. E poi diciamocelo, quei due stanno meglio in un gruppo
giovanile.- dice Ian alle altre due persone sedute attorno al tavolo.
-E
i tre allievi?- chiede Emily Bright.
-I
tre allievi? Ah, quelli lì. Presto staranno meglio e prima o poi torneranno
pure loro a combinare qualcosa con i super poteri che si ritrovano.
-Meno
male. Mi sento più tranquilla, adesso.
Ian
volta un’altra carta appartenente ai suoi tarocchi. La osserva.
-Giusto.
Ovviamente il padre della piccola Dan Bi verrà a riprendersela, un giorno o
l’altro. Ma lei e Doreen ogni tanto si rivedranno.
-E
dei Difensori cosa ci dici?- chiede Zelma Stanton.
Ian
McNee è quasi tentato di sollevare una carta ancora ma desiste.
-No.
Meglio non sapere. Non voglio avere niente a che fare con quel gruppo. Anzi,
con quel non gruppo. Conoscere qualcosa in anticipo sul loro conto potrebbe
spingermi a farmi coinvolgere per cercare di aiutarli. In fondo sono un’anima
buona.
-Potresti
ugualmente rimanere coinvolto pur sapendo niente. D’altronde ti è già capitato.
-Sarà
arduo che ricapiti. In fondo, finché non sapevo alcunché su loro non ci ho mai
avuto a che fare. E’ stato solo per colpa di quel Richmond che mi ci sono
imbattuto. Quindi basterà non avere più a che fare con costui.
-Se
ne sei convinto tu. Adesso cominciamo l’addestramento?
-Immagino
già la risposta ma ve lo chiedo un’ultima volta. Siete veramente sicure?
-Sì.
Abbiamo ricevuto in dono questi poteri e vogliamo cercare di usarli al meglio.-
risponde la giovane Emily Bright per entrambe.
-Ok,
ok. Cominciamo.
I
tre si alzano. Il tavolino viene lievemente mosso, facendo cadere a terra la
carta che era destinata a svelare il futuro dei Difensori. E quella carta è…
Adam
Brashear, costume blu e giubbotto smanicato blu anch’esso, sta volando.
Abituato ad essere solamente uno scienziato, alla soglia dei cinquant’anni si è
ritrovato a diventare uno degli esseri umani più potenti, a causa di un
incidente avvenuto durante un esperimento scientifico volto a sfruttare
l’antimateria.
Come ampiamente raccontato su Difensori
MIT #75.
Per
un tempo breve ha fatto parte di un gruppo di super eroi, i Difensori. Poi però
ha deciso di passare un po’ di tempo isolato, cercando di imparare a
controllare alla perfezione i propri poteri e in fondo cercando anche se
stesso. Non era interessato a ottenere super poteri e da una parte ringrazia di
non averli ottenuti in gioventù. Chissà cosa avrebbe potuto combinare, anche se
in fondo è sempre stato un tipo con la testa sulle spalle. Adesso, per quello
che può valere il suo giudizio, si sente pronto a tornare a collaborare con
altri super esseri. E’ il momento di tornare dai Difensori. Immagina la
delusione di Hellcat quando vedrà che non indossa più il costume che lei gli
aveva donato. Immagina la sorpresa di un po’ tutti quando vedranno che non
nasconde più la sua identità sotto un elmo, quello datogli dal Dottor Strange e
che lo proteggeva pure da eventuali incantesimi di basso livello. Immaginando
tutto ciò, sorride lievemente.
NOTE
Con
il breve tie-in iniziale ho voluto far partecipare almeno un po’ la serie
all’evento organizzato per festeggiare i venti anni del sito.
Dopo
aver fatto vedere che a Kyle Richmond non è andata bene nemmeno con l’idea
dell’Accademia, dal prossimo numero si dovrebbe tornare a una situazione e a
una formazione più classica per i Difensori (per quanto possa valere la
definizione di classico per tale non gruppo).
Come
anticipato sulle note del numero passato, ecco comparire altri personaggi
apparsi la prima volta sul numero 20 di Ultimate Spider-Man Infinite Comic (mi
riferisco ovviamente a Skull Punch, Black Rabbit e Arachnikid).